Ti aiutiamo a scegliere il prodotto più naturale e sano, evitando dosi elevate di dolcezza, sodio e sostanze chimiche
È il più consumato tra i “latti” vegetali e grazie alla sua texture cremosa e delicata può essere utilizzato in molte preparazioni culinarie, dal cappuccino al frullato e per¬ no per allungare le zuppe. L’ingrediente di base del latte di soia è il fagiolo di soia decorticato che viene messo in ammollo per molte ore, poi spremuto o frullato, ¬ ltrato e mescolato con acqua per ottenere un liquido viscoso e bianco: bisogna però leggere attentamente l’etichetta perché molti latti di soia contengono anche altri ingredienti di dubbio valore nutritivo come gli aromi arti¬ ciali, lo zucchero o gli addensanti chimici.
Arricchito con calcio e grassi: va bene?
Il latte di soia composto solo di fagioli di soia biologici e acqua è una bevanda ricca di aminoacidi essenziali, vitamina E e acidi grassi polinsaturi oltre che con poche calorie e grassi. Spesso però, il latte di soia subisce importanti trasformazioni come l’aggiunta di calcio e di grassi per trasformarlo in un sostituto del latte vaccino. La verità è che chi non può bere latte vaccino non deve necessariamente sostituirlo con del latte di soia perché può ottenere il calcio anche in altri modi.
Soia: provenienza biologica italiana
Diverso è il discorso per chi sceglie di consumare il latte di soia per una preferenza personale, soprattutto per chi segue una dieta vegetariana o vegana: il vantaggio di consumare un latte derivato da soia è nella sua ricchezza di componenti nutrizionali. In questo caso scegliere soia italiana ed europea, certi¬ cata biologica, diventa davvero una scelta obbligata se si vuole evitare il rischio di assumere soia OGM, visto che la maggior parte della soia mondiale è appunto OGM e, anche se non ci sono evidenze che possa nuocere alla salute dell’uomo, non c’è dubbio che questo tipo di produzione non favorisca la ricchezza della biodiversità.
Aggiunte che non snaturano il prodotto
Per quanto riguarda il latte di soia l’industria si concentra sulla gradevolezza del gusto. Vengono messe in commercio diverse bevande di soia, anche biologiche, cui viene aggiunto un minimo quantitativo di sale, di succo di mela o di zucchero di canna per renderle più gustose. Ho avuto modo di degustarne di diversi tipi e sono contro ogni demonizzazione perché penso che il quantitativo di zucchero o sale aggiunto abbia un impatto davvero limitato sull’organismo, anche le eventuali addizioni di gomma di gellano o di sciroppo di tapioca per migliorare la palatabilità della bevanda – poiché la rendono meno gessosa e più vellutata – sono talmente esigue da non snaturarla.
Acquista i prodotti meno dolci
Al supermercato è bene leggere con attenzione l’etichetta, che nel caso del latte di soia è davvero semplice: la scelta migliore sotto il pro¬ lo nutrizionale è ovviamente il latte di soia poco o non zuccherato privo di qualunque additivo, contenente dal 7% al 9% di fagioli di soia biologica. Se invece preferiamo un gusto più morbido possiamo sceglierne uno con l’aggiunta di un dolcificante naturale veri¬ cando però che gli zuccheri nella tabella nutrizionale non superino i 2 grammi, una quota comunque signi¬ cativamente inferiore ai 5 grammi di zuccheri del latte vaccino. Lasciamo invece sullo scaffale quelli con aromi non naturali o troppo zuccherati.