Servono per triturare, intrappolare, uccidere e perfino sentire la temperatura dell’acqua. Milioni di anni di selezione naturale hanno forgiato forma e struttura dei denti, rendendoli straordinari e a volte molto curiosi
Servono per triturare, intrappolare, uccidere e perfino sentire la temperatura dell’acqua. Milioni di anni di selezione naturale hanno forgiato forma e struttura dei denti, rendendoli straordinari e a volte molto curiosi
La vipera di mare ha i denti lunghi più del doppio della testa
La vipera di mare (Chauliodus sloani) è un pesce che vive negli abissi delle acque tropicali e temperate degli oceani. La sua fama di predatore è data dalla dentatura. I suoi denti sono lunghi più del doppio della testa e servono per incidere il corpo delle prede ma anche e soprattutto per intrappolarle. Speciali organi luminosi posti sulla testa e anche nella bocca di questo pesce attirano le vittime. Le mascelle prive di articolazione allora si allargano a dismisura, il boccone è inghiottito, i denti si serrano e i lunghi incisivi bloccano le vie di fuga. Non le resta che inghiottire, glugh!
Quelli della vipera sono “pieghevoli”
Le vipere hanno impressionanti zanne chiamate “denti veleniferi”. Sono denti lunghi anche fino a quasi un centimetro, internamente cavi e in comunicazione con le ghiandole del veleno poste dietro al capo. In modo singolare queste zanne letali sono rese mobili grazie al fatto di essere collegate a un piccolo osso fiessibile. Questo permette di ripiegare il dente verso il palato quando la bocca è chiusa e di estenderlo solo quando le fauci si spalancano per mordere la vittima.
Al babirussa crescono sul muso
Il maschio del babirussa (Babyrousa celebensis), una sorta di cinghiale indonesiano, possiede denti così curiosi che ancora oggi non è ben chiara la loro funzione. I canini inferiori crescono verticalmente a dismisura, mentre i canini superiori crescono al contrario: invece che puntare verso il basso, questi denti si sviluppano all’insù. Bucano i lati del palato e spuntano direttamente dal muso per ripiegare a ricciolo all’indietro, verso gli occhi. Sono zanne piuttosto fragili e quindi non adatte alla difesa. Pare piuttosto che servano come ornamento per affascinare le femmine della specie.
Denti arancioni? Allora è un castoro
Il castoro deve molto del suo successo ai formidabili incisivi. Come quelli di tutti i roditori e dei conigli sono larghi, lunghi e crescono in continuazione. Non solo. Gli incisivi del castoro hanno la particolarità di essere rivestiti solo sulla faccia esterna di smalto (forse il materiale biologico più resistente in assoluto). Un tipo di smalto che è particolarmente ricco di ferro e che conferisce ai dentoni del castoro un insolito color arancione. La superficie interna è invece fatta di dentina, sostanza che si consuma con la masticazione. In questo modo, gli incisivi diventano sottili e resistenti, proprio come la lama di un piccolo scalpello. Sono quindi attrezzi perfetti per incidere i tronchi degli alberi necessari a costruire le intricate e funzionali dighe.
Il narvalo ne ha uno da 2 metri
Il narvalo (Monodon monoceros) possiede un dente eccezionale. Durante il suo sviluppo embrionale, questo cetaceo perde tutti i denti a eccezione di una coppia di incisivi della mascella superiore. Uno di questi, di rado anche entrambi, inizia a crescere avvolgendosi come una vite sino a superare i 2 metri di lunghezza. La funzione di questa singolare zanna presente nei maschi (e talvolta anche in alcune femmine) è stata per lungo tempo avvolta nel mistero e ha contribuito ad alimentare le leggende legate all’esistenza dell’unicorno. Una decina di anni fa il dentista e biologo marino Martin Nweela ha scoperto che la zanna del narvalo è attraversata da un grande fascio di terminazioni nervose capaci di rilevare informazioni come la pressione, la salinità e la temperatura dell’acqua.
Lo squalo addenta anche lo scafo di una barca
Gli squali hanno una moltitudine di denti appuntiti particolarmente taglienti, capaci di perforare tanto il guscio di una tartaruga quanto lo scafo di un’imbarcazione. Sono disposti su più fili, così che i denti delle file più interne prendono via via il posto di quelli più esterni, persi o danneggiati durante le battute di caccia. La forza mandibolare di un grande squalo bianco, per esempio, è di 1800 chili. I denti degli squali non hanno radici e hanno una vita media di una settimana circa. Alcune specie possono cambiare decine di migliaia di denti in pochi anni. Non è raro trovare denti di squalo sui fondali o tra i fossili nascosti tra le sabbie dei deserti africani, dove un tempo c’era il mare. Nel Medioevo si credeva che questi strani minerali di forma triangolare fossero frammenti di Luna caduti dal cielo.
Coccodrillo, un morso da 1700 chili
I denti del coccodrillo sono scoperti anche quando la bocca è chiusa. Alcuni sono piccoli e appuntiti, altri sono grandi e conici. Si formano da una gemma posta nella gengiva: un giovane coccodrillo sostituisce velocemente il dente vecchio allorché spunta il nuovo dalla gemma sottostante. Nel corso della vita può cambiare diverse centinaia di denti, fino a quando in età avanzata smetterà di sostituirli. Un morso ha una forza di circa 1700 chili. I denti pur essendo temibili non sono adatti alla masticazione, più che tagliare, perforano la carne e, grazie alla potenza delle mascelle, stringono la vittima in una morsa letale.