Curioso, intelligente e molto egocentrico. Chiacchierone, affettuoso e determinato. La vita con questo micio è un’avventura…
Siamo pronti a vivere con un gatto turbolento e anche a prendere con filosofia i piccoli danni che la sua impetuosità potrebbe causare? Se la cosa ci diverte, se la noia è tra i nostri nemici peggiori, questa razza è la scelta giusta. Il Turco Van è un felino simpatico e intelligente, estremamente dinamico, che non si adatterebbe mai a un piccolo appartamento, peggio ancora se sprovvisto di balcone. La sua casa ideale è dotata di giardino, possibilmente con qualche albero per arrampicarsi. Non solo non ha paura dell’acqua ma ci si trova a meraviglia: infatti il Turco Van è chiamato anche “il gatto nuotatore”; questa sua caratteristica pare sia dovuta al caldo terribile che c’è d’estate nella sua zona d’origine e che questo intelligente felino combatte tuffandosi nelle acque del lago Van. C’è anche un’altra teoria: quella che lo vuole, oltre che nuotatore, pescatore, e che lo racconta mentre si tuffa senza timore in acqua alla ricerca di qualche bel pesce da addentare. Sia le condizioni ambientali particolarmente dure (il clima del suo Paese natale può ben dirsi tremendo: l’inverno è gelido, la neve rimane per molti mesi e le estati sono torride), sia il territorio che è aspro e disagevole, hanno plasmato un gatto davvero eccezionale: robusto, pesante e muscoloso ma allo stesso tempo agile e snello. Anche il suo mantello è particolare: infatti, ai primi caldi, subisce una muta che ha dell’incredibile e perde totalmente il pelo invernale al punto che, se non fosse per la coda che si mantiene intatta, potrebbe sembrare un comune gatto a pelo corto.
Alla scoperta del gatto dell’Ararat
Da dove viene il nostro amico? Il Turco Van è cresciuto nelle aree che circondano le pendici del monte Ararat e il lago Van, che confinano a sud con l’Iran e la Siria, a est con l’Azerbaigian e il Bakhtiari e a nord con la Russia. Per questo motivo la razza, originale e autoctona del luogo, dovrebbe più propriamente essere chiamata “gatto armeno del lago Van”. Si tratta di zone dal fascino immenso, sia sotto il profilo ambientale sia culturale. Il lago Van è presente in molte leggende e anche nella storia sacra che riguarda la Turchia. Si dice che sia una zona molto fredda d’inverno e caratterizzata, al contrario, da una primavera fresca e meravigliosa, con prati verdi, fiori rarissimi di tutti i colori e una fauna diversificata e originale. Per questo, si dice, il gatto originario di questi posti incredibili è tanto vispo e curioso. Le sue origini sono molto antiche; come “documentazione” sono stati ritrovati alcuni scudi, (risalenti al 79 d.C.) che raffigurano gatti con mantello chiaro e semilungo provvisti di coda scura ad anelli. Poi, nel 1955 Laura Lushington portò alcuni esemplari in Gran Bretagna e per molti anni lavorò per mantenere e migliorare le caratteristiche tipiche di questa razza, che venne riconosciuta a partire dal 1969.
Avido di esperienze e giochi
Dire “vivace” non basta a descrivere il micio più creativo, impulsivo e sagace, curioso, burlone e sveglio che si possa trovare. La sua vita è una continua scoperta e una ricerca incessante di novità, giochi ed esperienze tanto che, anche se addomesticato, conserva per sempre il suo lato più selvaggio. Adora la sua indipendenza ma, attenzione, non disdegna per nulla le coccole e ha una fame incredibile di attenzioni, infatti sa essere molto affettuoso fino a diventare estremamente geloso. Ebbene sì, perché lui vuole tutto e di più. Una caratteristica unica? Lui “parla” e “chiede” in continuazione perché adora comunicare. Ha un’eccezionale capacità di adattamento ma è piuttosto egocentrico, potrebbe offendersi molto se non venisse preso nella giusta considerazione.
Il Mantello si Seta
Accarezzare un Turco Van è un’esperienza bellissima. Il suo pelo si distingue da qualsiasi altro: è morbido e liscio, lucido fino alla perfezione. Un po’ come… prendere in mano un maglione di cachemire dopo averne toccati tanti, anch’essi morbidi ma di lana normale. Una caratteristica sorprendente è anche la sua capacità di restare “candido”, indipendentemente dalle gite in giardino e dalle lotte nella terra dei vasi. Ma passiamo alle caratteristiche “tecniche”. È un gatto bicolore il cui mantello è sempre bianco gesso purissimo, senza alcuna sfumatura giallognola, mentre il colore contrastante è limitato alla coda e alla testa, dove il disegno caratteristico è dato da due “marche” colorate che confinano con la zona sopra gli occhi e non si estendono oltre le orecchie. Possibile qualche macchiolina sul mantello ma niente di più. I colori tradizionali delle “marche” sulla testa e della coda sono il rosso o il crema, ma sono ammessi anche Turco Van con coda e marche nere, blu, blu-crema e tortie.